Il carnevale di Sezze e i suoi canti popolari “Carnouvalo Agliutto Agliutto”

Il carnevale di Sezze (LT) e i suoi canti popolari
“Carnouvale agliutto agliutto”

Il canto è stato raccolto dalla ricercatrice Graziella Di Prospero ed edito e pubblicato dalla Fonit Cetra nell’album “In mezzo al petto mio ce sta ‘Nzerpente”, Nel video la versione dei Canusìa, musica popolare del Lazio.

Il carnevale di Sezze (LT) e i suoi canti popolari sono ancora vivi nelle tradizioni legate al Carnevale ed erano un tempo un momento importante e rituale per propiziare la semina e il raccolto. Questa festa e questo rito vengono ancora rinnovati  esponendo e bruciando i fantocci di due figure simbolo: Peppalacchio che rappresenta l’abbondanza e Peppa simbolo di’austerità e povertà che segnano dall’inizio della Quaresima. Queste “maschere” vengono unite in matrimonio il giorno di giovedì grasso da una persona che impersonifica   il sindaco che contende alla figura di un prete questa funzione. Il litigio tra i due è retaggio della contrapposizione politica tra stato e chiesa, che ha caratterizzato la società e la politica dall’Unità d’Italia al ‘900. Il rito nuziale viene preceduto da un corteo molto festoso e rumoroso. Durante il cammino vengono intonati canti accompagnati dal “cutecù” uno strumento membranofono detto anche “tamburo a frizione”. E’ costituito da un barattolo di latta o terracotta, sul quale viene stesa una membrana di pelle di capra. Sulla pelle viene legata una cannuccia di strame o una canna palustre. Si suona frizionando la canna con un panno umido, producendo, così, un suono cupo. Tipico dell’Italia centromeridionale trova a Sezze una larga diffusione. Uno dei canti che accompagna il corteo è “Carnouvalo agliutto agliutto”:

“Carnouvale agliutto agliutto
s’ha accattato lu prusutto
e Quaresima poverella
s’ha vennuta la scallarella
Carnouvale agliutto agliutto
s’ha magnato lu prusutto
lu prusutto era troppo
carnouvale poi s’è morto”

Il giorno di martedì grasso i due fantocci vengono preparati per essere bruciati, Peppalacchio viene eretto come uno spaventapasseri impagliato e vestito con abiti vecchi.

Il carnevale di Sezze e i suoi canti popolari

Il corteo nuziale di Peppalacchio e Peppa. (foto tratta dal libro “La ludoteca e le tradizioni popolari” di Umberto De Angelis e Rosolino Trabona.

Vengono appese al fantoccio delle sarde simbolo di virilità propiziatoria per la semina. Nei canti Peppalacchio viene descritto come una persona che mangia smisuratamente che poi muore lasciando il posto all’austerità. Peppa  viene vestita con abito da sposa e impagliata a sembrare incinta rappresentando così la fertilità e impersonificando la Dea Madre. Il rogo segna il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo come rito propiziatorio di rinascita dopo il periodo della Quaresima rappresentata da Peppa. 

canusia

Canusìa musica popolare del Lazio

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